Introduzione
Il 22 marzo 1985, con un sogno, un rimorchio e un team appassionato alle spalle, Rick Hansen si lanciò in un'avventura epica che avrebbe fatto la storia: il Tour Mondiale dell'Uomo in Movimento. Attraverso 34 paesi in 26 mesi, Hansen e il suo team cercarono di sensibilizzare sul potenziale delle persone con disabilità e sull'importanza di un mondo senza barriere. Scopri di più su questo incredibile viaggio nella cronologia del Tour.
Primavera 1985: Dalla Columbia Britannica alla Florida
Partendo da Vancouver, attraversando Washington, Oregon, California, Arizona, New Mexico, Texas e altri stati, Hansen affrontò sfide e superò le aspettative. Il Tour attirò l'attenzione nazionale quando, durante una tappa emozionante a Oakridge Mall, un imprevisto colpì il rimorchio, mettendo alla prova la determinazione del team.
In un momento cruciale, la musica si unì alla missione: David Foster e John Parr crearono 'St Elmo’s Fire' (Man In Motion), diventando l'inno del Tour e catalizzando il sostegno pubblico. Attraversando gli Stati Uniti, il team superò il caldo torrido dei deserti fino alla tappa finale in Florida, con il Tour che raccoglieva donazioni significative.
Estate 1985: Attraverso l'Europa con Sfide e Trionfi
Dirigendosi verso Londra, il team si scontrò con le sfide del traffico e dell'organizzazione, ma la creatività prevalse. La visita al Regno Unito fu un successo, con un'escursione memorabile sulla Torre di Londra. Il team attraversò quindi Europa, compresi Paesi Bassi, Germania, Danimarca e Norvegia, raccogliendo sostegno e festeggiando traguardi significativi.
Autunno 1985 - Incontro con il Papa e la Traversata del Medio Oriente
Il Tour proseguì attraverso l'Europa, con una tappa speciale il 25 novembre 1985: un incontro con Papa Giovanni Paolo II, che diede la sua benedizione al viaggio e alla causa. Dopo aver attraversato il Medio Oriente, con l'attraversamento simbolico del ponte Allenby tra Giordania e Israele, il team si preparò per la lunga rotta verso la Nuova Zelanda.
Inverno 1986: Trionfo in Australia e Nuove Sfide in Asia
L'anno iniziò in Australia, segnando il punto di metà Tour a Melbourne. Attraversando l'Australia, il team affrontò sfide come 63 forature, 4 rapine e 7,180,800 colpi di sedia a rotelle. L'avventura asiatica iniziò in Cina, con il sogno di Hansen che si realizzò sulla Grande Muraglia.
Primavera 1986: Successo in Asia e Ritorno in Nord America
Con il sostegno caloroso dell'Asia, il team attraversò Corea e Giappone, confermando il successo del messaggio del Tour. Il ritorno in Nord America portò eccitazione, con il team che risalì la costa orientale fino al Canada, celebrando il successo in Cape Spear, Terranova.
Autunno 1986: Il Tour Conquista il Canada e il Sostegno del Primo Ministro
Il 23 ottobre 1986, il Tour raggiunse Ottawa, dove il Primo Ministro Brian Mulroney consegnò un assegno da 1 milione di dollari, simbolo dell'impegno governativo. La musica di 'St Elmo’s Fire' continuava a suonare mentre il team attraversava l'Ontario e parte delle Prairies.
Inverno 1986 - Primavera 1987: Attraverso il Canada verso la Vittoria Finale
Concludendo il Tour attraverso l'Ontario, Manitoba, Saskatchewan e Alberta, Hansen affrontò le gelide Praterie, accolti da folle di canadesi lungo le strade innevate. Il supporto della provincia dell'Alberta si tradusse in un contributo di 2,45 milioni di dollari.
Primavera 1987: Il Ritorno a Vancouver e la Celebrazione Finale
Il 19 marzo 1987, il Tour attraversò la Columbia Britannica, con soli 2,000 miglia alla meta. Il 22 maggio 1987, Hansen e il team attraversarono il Ponte Port Mann a Vancouver, accolti da una folla entusiasta fino a Oakridge, il luogo scelto per la conclusione del viaggio.
Il giorno successivo, oltre 50,000 persone si radunarono allo stadio BC Place per una grande celebrazione, segnando il trionfo di una straordinaria impresa e il cambiamento di percezione delle persone con disabilità.
Conclusione
Il Tour Mondiale dell'Uomo in Movimento di Rick Hansen è un capitolo epico di determinazione, successo e cambiamento. Attraversando continenti e sfidando ogni ostacolo, Hansen e il suo team hanno lasciato un'impronta indelebile, dimostrando che con passione e impegno, si possono superare le sfide più impegnative. La loro storia continua a ispirare e a promuovere la consapevolezza sulla disabilità, contribuendo a plasmare un mondo senza barriere.